Letteralmente “business plan” significa “piano d’affari”. Si tratta, in sostanza, di uno studio di fattibilità, inerente un’attività imprenditoriale, avente come obiettivo la previsione, proiettata nel medio-lungo periodo, della dinamica delle principali variabili economiche, finanziarie e patrimoniali dell’impresa. L’oggetto di valutazione può essere una nuova attività imprenditoriale o l’avvio di un nuovo ramo d’affari da parte di imprese già esistenti. In relazione alle finalità conoscitive per cui viene redatto il business plan può essere variamente configurato. Nel caso di costituzione di una nuova realtà imprenditoriale l’aspirante imprenditore ai fini della corretta predisposizione del piano dovrà richiedere aiuto alle figure professionali dotate delle competenze specialistiche richieste dallo specifico settore di attività, generalmente esperti in economia aziendale e diritto di impresa, ma anche figure tecniche quali ingegneri o analisti di mercato. Il piano sarà composto da una prima parte descrittiva della “business idea” e dell’ambiente di riferimento in cui la nuova entità si troverà ad operare. Il piano dovrà poi entrare nel dettaglio dimostrando compiutamente l’efficacia della strategia imprenditoriale sotto il profilo tecnico, organizzativo ed economico finanziario. In definitiva il documento dovrà dimostrare che l’implementazione dell’idea imprenditoriale potrà avvenire in condizioni di equilibrio generale d’impresa sostenibile nel medio-lungo periodo per cui le tabelle contabili esplicative dei ragionamenti economico-aziendali dovranno avere un sviluppo temporale di almeno 5 anni.
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